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BONUS RISTRUTTURAZIONI 2023

A chi spetta il Bonus ristrutturazioni

Quali sono gli interventi ammessi dal Bonus ristrutturazioni

Le ultime novità sul bonus ristrutturazioni

https://www.wikicasa.it/news/bonus-ristrutturazioni-2023/



Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio eseguiti su singole unità abitative o su parti comuni di stabili condominiali beneficiano di importanti incentivi fiscali.

Tra questi il Bonus ristrutturazioni, ovvero la detrazione pari al 50% per le spese sostenute in caso di interventi di ristrutturazione, entro il limite massimo di 96.000 euro.

A seguito della Legge di Bilancio 2023 l’agevolazione è prorogata fino al 31 dicembre 2024.

La novità per quest’anno introdotta dal Decreto Cessioni è l’eliminazione, tra le varie possibilità di fruizione del Bonus ristrutturazione, delle due alternative alla detrazione fiscale: lo sconto in fattura e la cessione del credito.

Cogliamo l’occasione per ricordare che perdura la possibilità, insieme al bonus ristrutturazioni, di fruire del bonus mobili ed elettrodomestici purché vengano appunto eseguiti interventi di più ampia ristrutturazione.

A chi spetta il Bonus ristrutturazioni

Il Bonus ristrutturazioni può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, che risiedano o meno in Italia.

Hanno diritto al beneficio fiscale coloro che sull’immobile oggetto di lavori risultano essere:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di diritti reali di godimento quali: usufrutto, uso, abitazione o superficie;
  • inquilini;
  • comodatari;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • soci delle società semplici;
  • imprenditori individuali (solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce).

Hanno diritto al beneficio fiscale, inoltre, purché sostengano le spese e risultino intestatari di bonifici e fatture:

  • il coniuge separato cui sia stato assegnato l’immobile intestato all’ex coniuge;
  • il convivente more uxorio che non risulti proprietario dell’immobile dove sono eseguiti i lavori per le spese effettuate a partire dal 1° gennaio 2016;
  • il familiare convivente di chi possiede o detiene l’immobile oggetto di interventi;
  • il componente dell’unione civile.

Quali sono gli interventi ammessi dal Bonus ristrutturazioni

Poiché quello dei lavori edili è un argomento complesso, nel momento in cui si effettuano degli interventi di ristrutturazione in casa, è bene conoscere quelle che sono le detrazioni a disposizione nel vasto panorama delle agevolazioni fiscali concesse dallo Stato.

Quali sono gli interventi ammessi al bonus ristrutturazione per il 2023? Gli interventi che danno diritto alla detrazione del 50% sono:

  • interventi di manutenzione straordinaria, ovvero quelle opere volte a sostituire, rinnovare parti dell’immobile, anche strutturali. Le opere suddette non devono comportare una variazione della volumetria complessiva dell’edificio né alcun mutamento della destinazione d’uso.
  • restauro e risanamento conservativo, ovvero quegli interventi volti a garantirne la funzionalità e la conservazione;
  • ristrutturazione edilizia, ovvero quei lavori volti a trasformare l’edificio, dando luogo a un fabbricato che sia in parte o del tutto diverso da quello in partenza come nel caso di demolizione e costruzione, mantenendo la stessa volumetria dell’immobile originario (ovvero senza ampliamento). Altra ipotesi è il cambio di destinazione d’uso dell’immobile.

Non sono ammessi gli interventi di manutenzione ordinaria, a meno che non siano inseriti nell’ambito di interventi più ampi di manutenzione straordinaria. L’unica eccezione è data dai lavori realizzati sulle parti comuni di stabili condominiali.

Le ultime novità sul bonus ristrutturazioni

Venendo a quelle che sono le più recenti notizie in merito al Bonus ristrutturazione si menziona la modalità per ottenere l’incentivo. Con l’entrata in vigore del Decreto Cessioni il 17 febbraio, la detrazione diventa l’unica possibilità per fare richiesta dell’agevolazione fiscale che viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Il rimborso del 50% delle spese sostenute avviene con la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Tra le novità per il 2023 dobbiamo infatti proprio segnalare lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito. Queste modalità possono essere impiegate soltanto in casi di interventi eseguiti entro il 16 febbraio 2023. Più nello specifico il blocco non vale qualora, all’entrata in vigore del Decreto Cessioni, risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo per l’esecuzione dei lavori qualora richiesto dalla legge o se non richiesto i lavori siano già stati iniziati.

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